Tilelli. Scritti in onore di Vermondo Brugnatelli
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Domande e risposteUn omaggio ad alcune delle passioni scientifiche di Vermondo Brugnatelli: linguistica storica (Aspesi, Lafkioui) linguistica tipologica (Arcodia, Banfi, Grandi), classici della letteratura italiana (Colussi, Zublena) giochi linguistici (Basciano, Da Milano, Mayer Modena, Strik Lievers) dialetti lombardi (Iannàccaro & Dell’Aquila, Miola) cultura nordafricana e mediorientale (Romanini, Rosenzweig).
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Dettagli Tilelli. Scritti in onore di Vermondo Brugnatelli
Il progetto di questo volume nasce da una scoperta che ha in verità sconvolto i suoi curatori: Vermondo Brugnatelli ha sessant’anni! Ma chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerlo, ne siamo certi, condivide il nostro stupore. Lo spirito di Vermondo, per sua stessa ammissione, resta quello di un neolaureato, e lo si vede sia nel suo modo giovanile – ma rigorosissimo – di intercettare la dimensione ludica e scherzosa, della vita e della scienza, sia nella curiosità insaziabile con cui affronta lo studio e la ricerca. La giovane età accademica di molti dei contributori di questo volume dimostra come egli sappia conquistare in brevissimo tempo la simpatia, l’affetto e la stima dei suoi colleghi e collaboratori, e conservare quella degli antichi amici e maestri.
È stato facile raccogliere un buon numero di contributi per questa miscellanea di studi in onore di Vermondo, e ancora più facile è stato trovare un titolo al volume: la scelta, pressoché istantanea, è caduta suTilelli, ‘libertà’ in berbero tamazight, reso in copertina nell’alfabeto (neo-)tifinagh come ⵜⵉⵍⴻⵍⵍⵉ. Questo titolo, che è anche il nome della prima rivista in lingua berbera pubblicata in Libia, fondata dal caro amico di Vermondo Mazigh Buzakhar, è un omaggio alla lotta vittoriosa del popolo libico per la liberazione dalla tirannia, evento seguito e vissuto con grandissima attenzione e partecipazione dal nostro Vermondo. Per lui, che da sempre si dedica con il massimo impegno alla diffusione della cultura berbera e alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica occidentale sul tema dei diritti negati alle popolazioni berbere del Nord Africa (restano celebri le sue lettere al Corriere della Sera, ove denunciò gli orrendi crimini commessi dal regime gheddafiano contro i berberi di Libia), la tilelli della Libia, ne siamo certi, è il più gradito regalo che potesse ricevere per il suo sessantesimo compleanno.
Ma Vermondo Brugnatelli è persona profondamente colta, in un modo che sorprende sempre, per vastità e gaiezza, l’interlocutore; e i suoi sconfinati interessi non sono certo limitati alle cose berbere e nordafricane. Gli studi qui raccolti vogliono allora rendere omaggio ad alcune delle sue più grandi passioni scientifiche: dalla linguistica storica (Franco Aspesi, Mena Lafkioui) alla linguistica tipologica (Giorgio Francesco Arcodia, Emanuele Banfi, Nicola Grandi), dai classici della letteratura italiana (Davide Colussi, Paolo Zublena) ai ‘giochi linguistici’ (Bianca Basciano, Federica Da Milano, Maria Luisa Mayer Modena, Francesca Strik Lievers), dai dialetti lombardi (Gabriele Iannàccaro & Vittorio Dell’Aquila, Emanuele Miola) alla cultura nordafricana e mediorientale (Fabio Romanini, Claudia Rosenzweig).
Tanti auguri a Vermondo, dunque, per i suoi primi sessant’anni, e alla sempre crescente tilelli dei popoli berberi – che senza di lui, e lo sanno, non sarebbero gli stessi.
Tilelli. Scritti in onore di Vermondo Brugnatelli
Il progetto di questo volume nasce da una scoperta che ha in verità sconvolto i suoi curatori: Vermondo Brugnatelli ha sessant’anni! Ma chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerlo, ne siamo certi, condivide il nostro stupore. Lo spirito di Vermondo, per sua stessa ammissione, resta quello di un neolaureato, e lo si vede sia nel suo modo giovanile – ma rigorosissimo – di intercettare la dimensione ludica e scherzosa, della vita e della scienza, sia nella curiosità insaziabile con cui affronta lo studio e la ricerca. La giovane età accademica di molti dei contributori di questo volume dimostra come egli sappia conquistare in brevissimo tempo la simpatia, l’affetto e la stima dei suoi colleghi e collaboratori, e conservare quella degli antichi amici e maestri.
È stato facile raccogliere un buon numero di contributi per questa miscellanea di studi in onore di Vermondo, e ancora più facile è stato trovare un titolo al volume: la scelta, pressoché istantanea, è caduta suTilelli, ‘libertà’ in berbero tamazight, reso in copertina nell’alfabeto (neo-)tifinagh come ⵜⵉⵍⴻⵍⵍⵉ. Questo titolo, che è anche il nome della prima rivista in lingua berbera pubblicata in Libia, fondata dal caro amico di Vermondo Mazigh Buzakhar, è un omaggio alla lotta vittoriosa del popolo libico per la liberazione dalla tirannia, evento seguito e vissuto con grandissima attenzione e partecipazione dal nostro Vermondo. Per lui, che da sempre si dedica con il massimo impegno alla diffusione della cultura berbera e alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica occidentale sul tema dei diritti negati alle popolazioni berbere del Nord Africa (restano celebri le sue lettere al Corriere della Sera, ove denunciò gli orrendi crimini commessi dal regime gheddafiano contro i berberi di Libia), la tilelli della Libia, ne siamo certi, è il più gradito regalo che potesse ricevere per il suo sessantesimo compleanno.
Ma Vermondo Brugnatelli è persona profondamente colta, in un modo che sorprende sempre, per vastità e gaiezza, l’interlocutore; e i suoi sconfinati interessi non sono certo limitati alle cose berbere e nordafricane. Gli studi qui raccolti vogliono allora rendere omaggio ad alcune delle sue più grandi passioni scientifiche: dalla linguistica storica (Franco Aspesi, Mena Lafkioui) alla linguistica tipologica (Giorgio Francesco Arcodia, Emanuele Banfi, Nicola Grandi), dai classici della letteratura italiana (Davide Colussi, Paolo Zublena) ai ‘giochi linguistici’ (Bianca Basciano, Federica Da Milano, Maria Luisa Mayer Modena, Francesca Strik Lievers), dai dialetti lombardi (Gabriele Iannàccaro & Vittorio Dell’Aquila, Emanuele Miola) alla cultura nordafricana e mediorientale (Fabio Romanini, Claudia Rosenzweig).
Tanti auguri a Vermondo, dunque, per i suoi primi sessant’anni, e alla sempre crescente tilelli dei popoli berberi – che senza di lui, e lo sanno, non sarebbero gli stessi.
- Anno di pubblicazione:
- 2013
- Pagine:
- 214
- Formato:
- 17x24 cm
- Rilegatura:
- brossura cucita
- Dorso:
- 12 mm
- Peso:
- 415 gr
- ISBN:
- 978-88-6729-016-1
- Lingua originale:
- Inglese
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