

Dopo aver illustrato gli strumenti essenziali del gioco dinamico (nel volume uno), Aagaard centra la sua lente d’ingrandimento sulla tecnica dell’attacco - in altre parole su tutto quel che si deve fare una volta che l’attacco è avviato.
Book of the Year of the English Chess Federation
Dopo aver illustrato gli strumenti essenziali del gioco dinamico (nel volume uno), Aagaard centra la sua lente d’ingrandimento sulla tecnica dell’attacco - in altre parole su tutto quel che si deve fare una volta che l’attacco è avviato.
Il percorso scelto dall’autore è di grande chiarezza e parte dall’individuazione dell’obiettivo ultimo di un attacco, ossia le posizioni di matto. Una volta sviscerate le configurazioni tipiche di matto, l’autore passa a illustrare in maniera assai estesa il gioco di pezzi e il gioco di pedoni, ossia i principali strumenti a disposizione dell’attaccante.
Esaurita la trattazione delle tecniche di base, l’autore si sofferma su argomenti meno sistematici, ma non meno importanti, come la sicurezza del re, i sacrifici intuitivi e l’iniziativa prolungata, la più raffinata e suggestiva tra le armi a disposizione del giocatore d’attacco.
In aggiunta ai consueti esercizi originali con i quali è solito chiudere i suoi libri (qui sono 50), Aagaard ha voluto scolpire nella mente del lettore le principali configurazioni di matto aggiungendo ben 24 esercizi supplementari al termine del capitolo uno.
All’inizio di ogni capitolo, il lettore troverà inoltre una serie di posizioni (da un minimo di 8 a un massimo di 26) sulle quali soffermarsi prima di confrontare le sue idee con quanto poi avvenuto in partita.
Dopo aver illustrato gli strumenti essenziali del gioco dinamico (nel volume uno), Aagaard centra la sua lente d’ingrandimento sulla tecnica dell’attacco - in altre parole su tutto quel che si deve fare una volta che l’attacco è avviato.
Il percorso scelto dall’autore è di grande chiarezza e parte dall’individuazione dell’obiettivo ultimo di un attacco, ossia le posizioni di matto. Una volta sviscerate le configurazioni tipiche di matto, l’autore passa a illustrare in maniera assai estesa il gioco di pezzi e il gioco di pedoni, ossia i principali strumenti a disposizione dell’attaccante.
Esaurita la trattazione delle tecniche di base, l’autore si sofferma su argomenti meno sistematici, ma non meno importanti, come la sicurezza del re, i sacrifici intuitivi e l’iniziativa prolungata, la più raffinata e suggestiva tra le armi a disposizione del giocatore d’attacco.
In aggiunta ai consueti esercizi originali con i quali è solito chiudere i suoi libri (qui sono 50), Aagaard ha voluto scolpire nella mente del lettore le principali configurazioni di matto aggiungendo ben 24 esercizi supplementari al termine del capitolo uno.
All’inizio di ogni capitolo, il lettore troverà inoltre una serie di posizioni (da un minimo di 8 a un massimo di 26) sulle quali soffermarsi prima di confrontare le sue idee con quanto poi avvenuto in partita.