

Le espressioni multiparola costituiscono una parte fondamentale del nostro lessico mentale, nonché l’oggetto di studio privilegiato di discipline applicative come la linguistica computazionale, la fraseologia e la lessicografia.
All’interno della linguistica teorica, tuttavia, queste strutture vengono spesso relegate alla periferia della grammatica per via delle loro irregolarità semantiche e strutturali e per il fatto di essere, al contempo, un caso «non canonico» e di morfologia e di sintassi.
Nel volume si analizzano le espressioni multiparola della lingua italiana, e in particolare le parole sintagmatiche (borsa di studio, gratta e vinci, tirare avanti, porta a porta), da un punto di vista teorico e descrittivo, mirando a esplicitare i meccanismi che soggiacciono all’organizzazione di questa porzione di lessico mentale e a metterne in evidenza le (sotto-)regolarità.
Per l’analisi vengono utilizzati (e in parte ulteriormente affinati) gli strumenti d’analisi messi a disposizione dal costruzionismo, un quadro teorico che elegge la «costruzione» ‑ intesa come segno linguistico, ovvero come associazione convenzionalizzata di una forma e di un significato - a unità fondamentale dell’analisi linguistica, mettendo quindi in secondo piano il ruolo dei livelli strutturali classici.
Le espressioni multiparola costituiscono una parte fondamentale del nostro lessico mentale, nonché l’oggetto di studio privilegiato di discipline applicative come la linguistica computazionale, la fraseologia e la lessicografia.
All’interno della linguistica teorica, tuttavia, queste strutture vengono spesso relegate alla periferia della grammatica per via delle loro irregolarità semantiche e strutturali e per il fatto di essere, al contempo, un caso «non canonico» e di morfologia e di sintassi.
Nel volume si analizzano le espressioni multiparola della lingua italiana, e in particolare le parole sintagmatiche (borsa di studio, gratta e vinci, tirare avanti, porta a porta), da un punto di vista teorico e descrittivo, mirando a esplicitare i meccanismi che soggiacciono all’organizzazione di questa porzione di lessico mentale e a metterne in evidenza le (sotto-)regolarità.
Per l’analisi vengono utilizzati (e in parte ulteriormente affinati) gli strumenti d’analisi messi a disposizione dal costruzionismo, un quadro teorico che elegge la «costruzione» ‑ intesa come segno linguistico, ovvero come associazione convenzionalizzata di una forma e di un significato - a unità fondamentale dell’analisi linguistica, mettendo quindi in secondo piano il ruolo dei livelli strutturali classici.