

Remo e Regina vivono in un mondo in cui il Presidente consente solo il calcio e le carte. Non c’è spazio per la cultura o l’iniziativa personale: è il potere a pensare per tutti, a girare impeccabilmente e incessantemente come una vite senza fine. Qui Remo e Regina mettono in atto la loro ribellione. Perché l’uomo è finito per definizione.
Remo e Regina vivono in un mondo governato dal Presidente
e amministrato dal Segretario, in cui gli Arcangeli dei fiumi, dei laghi e dei monti provvedono a ogni bisogno materiale dell’umanità.
In questo cosmo perfettamente ordinato, in cui indottrinamento e luoghi comuni sono pane quotidiano, solo due attività sono consentite: il calcio e i giochi di carte. Non c’è spazio per la cultura o l’iniziativa personale: è il potere a pensare per tutti, a girare impeccabilmente e incessantemente come una vite senza fine.
Tra fiori di plastica e gigantografie, cartellini rossi e calci di rigore, radiocronache e megatornei di burraco, Remo e Regina mettono
in atto la loro ribellione. Perché l’uomo è finito per definizione.
Remo e Regina vivono in un mondo governato dal Presidente
e amministrato dal Segretario, in cui gli Arcangeli dei fiumi, dei laghi e dei monti provvedono a ogni bisogno materiale dell’umanità.
In questo cosmo perfettamente ordinato, in cui indottrinamento e luoghi comuni sono pane quotidiano, solo due attività sono consentite: il calcio e i giochi di carte. Non c’è spazio per la cultura o l’iniziativa personale: è il potere a pensare per tutti, a girare impeccabilmente e incessantemente come una vite senza fine.
Tra fiori di plastica e gigantografie, cartellini rossi e calci di rigore, radiocronache e megatornei di burraco, Remo e Regina mettono
in atto la loro ribellione. Perché l’uomo è finito per definizione.