Andrej Sacharov. L'uomo che non aveva paura
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La prima biografia di Andrej Sacharov adatta a tutte le età, basata sulle memorie, le interviste, gli articoli e le lettere di Andrej Sacharov.
Il volume, a metà tra il graphic novel e il libro di design, racconta la vita straordinaria del Premio Nobel per la Pace 1975 e ripercorre la contrapposizione USA-URSS sullo sfondo della storia del Novecento.
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Dettagli Andrej Sacharov. L'uomo che non aveva paura
Da bambino Andrej Sacharov era timido, aveva difficoltà a parlare perfino con il suo compagno di banco. Molti anni dopo, però, la sua voce risuonerà più forte delle bombe più letali e delle opinioni dei politici più in vista.
Fisico geniale, “padre” della bomba atomica sovietica e poi attivista per i diritti umani e Premio Nobel per la pace, Sacharov ha vissuto la sua vita come un esperimento scientifico, non sempre ottenendo il risultato sperato. Di fronte alle ingiustizie e ai tradimenti ha scelto di non rimanere indifferente, di mettere in discussione ciò che era considerato inconfutabile e di sfidare le autorità. Infine ha scelto la difficile via della dissidenza, segnando così il cammino per le generazioni future.
Questo graphic novel - basato sulle memorie, le interviste, gli articoli e le lettere di Andrej Sacharov - ne racconta la vita straordinaria e ripercorre la contrapposizione USA-URSS sullo sfondo della storia del Novecento.
Andrej Sacharov. L'uomo che non aveva paura
Da bambino Andrej Sacharov era timido, aveva difficoltà a parlare perfino con il suo compagno di banco. Molti anni dopo, però, la sua voce risuonerà più forte delle bombe più letali e delle opinioni dei politici più in vista.
Fisico geniale, “padre” della bomba atomica sovietica e poi attivista per i diritti umani e Premio Nobel per la pace, Sacharov ha vissuto la sua vita come un esperimento scientifico, non sempre ottenendo il risultato sperato. Di fronte alle ingiustizie e ai tradimenti ha scelto di non rimanere indifferente, di mettere in discussione ciò che era considerato inconfutabile e di sfidare le autorità. Infine ha scelto la difficile via della dissidenza, segnando così il cammino per le generazioni future.
Questo graphic novel - basato sulle memorie, le interviste, gli articoli e le lettere di Andrej Sacharov - ne racconta la vita straordinaria e ripercorre la contrapposizione USA-URSS sullo sfondo della storia del Novecento.
- Anno di pubblicazione:
- 2023
- Pagine:
- 56
- Formato:
- 24x34 cm
- Rilegatura:
- Cartonato
- Dorso:
- 13 mm
- ISBN:
- 9788867291594
- Lingua originale:
- Russo
- Traduttore:
- Tatiana Pepe
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SARA DEL DOT, Gariwo, 30/10/2023
“Il nome di Sacharov non significa più solo progetti segreti, ma anche il coraggio di dire apertamente la verità.”
Si potrebbe custodire in questa frase, semplice solo in apparenza, la lunga storia di Andrej Dmitrievič Sacharov, fisico, inventore della bomba a idrogeno sovietica e Premio Nobel per la Pace nel 1975, voce del dissenso anti-sovietico nel nome della libertà e dell’etica scientifica, in un contesto storico in cui era difficile anche solo pensare fuori dal coro.
Una storia che il libro “Andrej Sacharov – L’uomo che non aveva paura” di Ksenija Novochat’ko ed edito da Caissa Italia racconta dall’inizio alla fine avvalendosi delle illustrazioni di Evgenija Rojzman, Ol’ga Terechova e Poljia Plavinskaja.
A metà strada tra il reportage, la graphic novel e il diario personale, la narrazione si appoggia su pochi colori diramandosi pagina dopo pagina in una serie incessante di stimoli testuali e illustrati in cui è possibile immergersi completamente per capire sin dalla sua genesi una parabola di crescita, consapevolezza, coraggio e sfida all’ingiustizia sullo sfondo della storia del Novecento.
Nato nel 1921 a Mosca, padre insegnante di fisica che lo inizia al mondo degli esperimenti, oltre a una spiccata intelligenza Sacharov sembra mostrare sin da subito una forte inclinazione allo spirito critico e al rifiuto della sottomissione a idee socialmente imposte.
“Intorno ai 13 anni ho deciso che ero ateo. Mia madre ci è rimasta male, ma non ha insistito”.
Crescendo vive l’ascesa al potere di Hitler in Germania, impara a conoscere la guerra, la fame, l’amore e la vita segretissima da scienziato, scoprendone l’intreccio indissolubile con gli interessi politici, che non guardano in faccia nessuno.
Il racconto in prima persona del protagonista, basato dalle sue stesse parole recuperate da memorie, articoli, interviste e lettere, si inserisce in un contesto storico, politico e geopolitico complesso e in continuo cambiamento, retto su equilibri a tratti impossibili tra potenze mondiali e rappresentato in modo talvolta angosciante per trasmettere le sensazioni che il fisico deve aver provato durante i momenti più complicati della sua maturazione personale e professionale. O meglio, quando si è accorto che non stava lavorando per la pace come credeva.
Uno dei principali punti di svolta è proprio il test della prima bomba a idrogeno al mondo, il momento in cui la sua vita viene solcata da una linea di demarcazione definitiva.
“L’auto ha frenato bruscamente vicino a un’aquila con le ali bruciate. Provava ad alzarsi in volo ma non ci riusciva. Aveva gli occhi opachi. Forse era rimasta accecata”.
La linea che nel libro disegna quel rapace, il più grande e maestoso del regno animale, è la stessa entro cui Sacharov e gli autori fanno confluire il flusso di consapevolezza che colpisce lo scienziato in quel momento. Una luce, quella lasciata dallo sguardo cieco dell’animale, che darà il via definitivo alle future lotte contro le ingiustizie, a favore del rispetto della vita, della libertà e della democrazia, facendolo diventare un attivista per i diritti umani, in prima linea per una scienza giusta, per la libertà delle voci scomode, per riportare l’attenzione sui temi importanti per l’umanità. Divenuto col tempo inviso a gran parte del mondo politico sovietico, scientifico e non solo, ha subìto per un lungo periodo minacce e intimidazioni fino a trascorrere sei anni in isolamento, terminato poi con la Perestrojka.
Una scia di risentimento, quella nei suoi confronti, che in qualche modo fa eco ancora oggi. Nell’agosto del 2023, infatti, un tribunale ha accolto la richiesta del Ministero della Giustizia di scioglimento del Centro Sakharov, museo e centro culturale dedicato alla protezione dei diritti umani in Russia fondato nel 1990, l’anno dopo la sua morte e già dichiarato “agente straniero” nel 2014 per effetto della legge sugli agenti stranieri russa finalizzata a limitare l’operato delle organizzazioni non governative ancora indipendenti.
Ma ormai è difficile che silenzio e paura possano fermare l’eco impalpabile del suo grande insegnamento. “Uno scienziato è prima di tutto un essere umano. Per questo la morale e i valori etici sono la cosa più importante: nella vita personale, nella vita pubblica e nel lavoro scientifico”.
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ELEONORA RIZZONI, Lettura Candita, 02/10/2023
Fammi una domanda! I due aspetti dell'eroismo.
Sono davvero pochi i libri che riescono a sorprendermi: uno di questi è sicuramente ‘Andrej Sacharov. L’uomo che non aveva paura’, dell’autrice russa Ksenija Novochat’ko, illustrato da Evgenija Rojzman, Ol’ga Terechova e Polja Plavinskaja. Arriva sugli scaffali delle nostre librerie, con la traduzione di Tatiana Pepe, grazie all’editore Caissa Italia.
Sono davvero pochi i libri che riescono a sorprendermi: uno di questi è sicuramente ‘Andrej Sacharov. L’uomo che non aveva paura’, dell’autrice russa Ksenija Novochat’ko, illustrato da Evgenija Rojzman, Ol’ga Terechova e Polja Plavinskaja. Arriva sugli scaffali delle nostre librerie, con la traduzione di Tatiana Pepe, grazie all’editore Caissa Italia.
Come dicevo, si tratta di un libro sorprendente, per vari motivi. Strutturalmente, si tratta di un ibrido, frutto della contaminazione fra libro illustrato per ragazzi e graphic novel, con un’impaginazione coraggiosa, in cui il testo, corposo, si articola in diversi riquadri, dando voce ai diversi soggetti in campo. Sorprendente è anche la complessità dei temi trattati, espunti dai diari, lettere, appunti dello scienziato e dissidente sovietico; complessità che tuttavia è esposta con grande chiarezza, un linguaggio essenziale e richiami storici precisi.
E poi, forse su tutto, la tematica trattata, che, pur essendo essenzialmente biografica, abbraccia una parte considerevole della Storia e della Scienza del Novecento.
Il cuore della narrazione, infatti, riguarda in primo luogo la corsa agli armamenti nucleari, considerata essenziale in Unione Sovietica, non appena si seppe degli esperimenti del progetto Manhattan, che negli Stati Uniti stavano portando alla creazione della prima bomba atomica, sul finire della Seconda Guerra Mondiale. In secondo luogo, il libro affronta il tema della progressiva presa di coscienza di uno scienziato, padre dell’atomica sovietica, insignito dei più importanti premi in patria, che progressivamente si allontanò dal bellicismo del governo per approdare a un accorato pacifismo, in sintonia con quanto accadeva nel resto del mondo. L’azione di Sacharov si allargò anche al tema dei diritti umani in Unione Sovietica, dove la fine dell’era staliniana non aveva portato a una maggiore libertà d’espressione. Sacharov, inattaccabile per il ruolo avuto nello sviluppo della scienza russa, non perse occasione per far arrivare in Occidente le notizie e gli appelli in favore degli intellettuali perseguitati. Fu insignito, nel 1975, del Premio Nobel per la pace, mentre in patria veniva isolato, denigrato, vessato in tutti i modi che non fossero la detenzione e l’esilio.
Solo con la perestrojka di Gorbacev la figura di Sacharov è stata riabilitata; per sua fortuna è deceduto, alla fine del 1989, prima di vedere l’inquietante evoluzione politica della Federazione Russa, guidata da Putin.
Quello che trovo più apprezzabile in questo libro illustrato è la capacità di mostrare l’intreccio, nel corso concreto della Storia, fra la scienza, le sue frontiere, i suoi limiti, la politica degli Stati, la coscienza delle persone. Storia delle idee, rivoluzioni che hanno attraversato in moltissimi ambiti la cultura e la vita reale di generazioni. La scienza, dunque, non solo come scontro e incontro di idee, rivoluzionarie o meno, ma anche come espressione di una rinnovata visione del mondo. Pensiamo al ruolo di Einstein come uno dei padri della fisica contemporanea e, nello stesso tempo, all’origine delle ricerche sulla bomba atomica. O a come lo sviluppo della genetica molecolare, negli anni Cinquanta, abbia dato corpo ai timori per gli effetti a lungo termine delle esplosioni nucleari.
Incredibilmente, dopo gli accorati dibattiti, la politica del disarmo praticata da Kennedy e Krusciov, nonostante i movimenti pacifisti non abbiano mai abbandonato la scena occidentale, siamo di nuovo qui, ad assistere all’osceno spettacolo della minaccia nucleare, usata come deterrente nel conflitto in corso in Ucraina.
Per tutti questi motivi trovo questo libro, uno dei migliori dedicati quest’anno alla divulgazione, come necessario alla formazione di ragazzi e ragazze che comincino a porsi serie domande sul mondo di oggi. Perfetto per l’uso scolastico, ne consiglio caldamente la lettura a partire dai tredici anni.
ALFREDO PANICONI, MangaForever, 18/10/2023
Un libro illustrato ambizioso e di alto livello culturale ed artistico. Consigliatissimo sia dal punto di vista divulgativo che narrativo ed estetico.
La storia la fanno spesso dei personaggi che passano un po’ in sordina rispetto ad altri universalmente conosciuti. Un’opera molto importante è quindi quella di far riscoprire questi personaggi e farli conoscere al grande pubblico il più possibile. Questo è proprio quello che si propone di fare Andrej Sacharov. L’uomo che non aveva paura, un albo illustrato divulgativo che ci fa conoscere uno tra i personaggi più importanti dello scorso secolo. Scritto da Ksenija Novochat’ko, illustrato da Evgenija Rojzman, Ol’ga Terechova e Polja Plasvinskaja, tradotto da Tatiana Pepe e pubblicato da Caissa Italia nel settembre 2023. L’edizione originale è russa e si chiama Andrei Saharov. The man who was not, pubblicato nel 2022 da Samokat publishing house.
Come dicevamo, questo libro si configura come un biografia di Andrej Sacharov. Scritta in un modo che può adattarsi per la lettura a tutte le età. Per scriverla è stato compiuto un enorme lavoro. Il tutto basato sulle memorie, le interviste, gli articoli e le lettere scritte da Andrej Sacharov stesso. Per raccontare la vita del Premio Nobel per la Pace 1975 e ripercorre anche contrapposizione tra gli USA e l’URSS che ha caratterizzato la storia di tutto il Novecento.
La storia narrata vede un Andrej Sacharov bambino, timido, con difficoltà a parlare perfino con il suo compagno di banco. Negli anni però la sua voce prenderà sempre più forza e coraggio, fino a tener testa e imporre le sue opinioni ai politici più in vista dello scorso secolo. Andiamo quindi a scoprire la vita di questo geniale fisico che ha visto da protagonista la nascita della bomba atomica sovietica. Non per questo è stato un uomo belligerante, tanto che è stato attivista per i diritti umani e poi Premio Nobel per la pace nel 1975. In questo albo si dà anche molto risalto all’aspetto umano e caratteriale. Andrej Sacharov infatti era un uomo che di fronte alle ingiustizie e ai tradimenti ha scelto di non rimanere mai indifferente. Intraprendendo la difficile via della dissidenza e segnando di conseguenza il cammino per le generazioni future.
Testi, illustrazioni e cura editoriale
I testi di Ksenija Novochat’ko sono molto approfonditi e ricchi di informazioni utili per conoscere bene il contesto storico in cui è vissuto Andrej Sacharov. Non si limitano alla pura e semplice informazione dunque. Anche la struttura dell’opera è configurata in maniera tale che non risulti mai pesante ma sempre interessante. L’aspetto grafico e strutturale di questo libro lo fa sembrare sia un graphic novel, ma anche un libro di design. Esteticamente infatti, è un gioiellino che colpisce già sfogliandolo.
Le illustrazioni realizzate da Evgenija Rojzman, Ol’ga Terechova e Polja Plasvinskaja, riassumono in pieno l’estetica sovietica. Hanno uno stile molto vicino al fumetto e alla grafica in senso stretto. Come anche la scelta dei colori che si limitano al rosso, al nero, al bianco e al verde militare. Un aspetto a tratti grafico, a tratti austero e con una scelta della carta ruvida che dà all’aspetto del libro un maggior spessore.
In definitiva, Sacharov è stato senza dubbio un personaggio molto complesso e multisfaccettato. Realizzare un albo illustrato per raccontare la sua storia non era un’impresa facile. Ma dobbiamo dire che Caissa Italia ha compiuto un piccolo miracolo realizzando oltretutto un prodotto di ottimo livello sotto tutti i punti di vista.
Conclusione – Andrej Sacharov. L’uomo che non aveva paura
Andrej Sacharov. L’uomo che non aveva paura è un albo illustrato di grande respiro e importanza. Porta avanti con coraggio infatti un argomento poco conosciuto e lo approfondisce con grande cura e attenzione. Oltre a questo, il libro non si limita a dare informazioni come farebbe un puro e semplice albo di divulgazione. Cerca infatti, sia con la struttura testuale, ma anche con l’accattivante aspetto illustrativo, di mostrare ogni pagina in maniera gradevole e chiara.
Sicuramente questo è un libro come raramente se ne vedono in circolazione nell’ambito dell’editoria. Un progetto ambizioso quello di avvicinare le giovani generazioni, ma anche quelle più attempate, alla conoscenza di un personaggio così poco noto. Il modo e gli strumenti utilizzati sono assolutamente efficaci. Per attirare l’attenzione è infatti stato usato un registro di termini, una struttura narrativa e una bellezza illustrativa, che riescono in questo arduo compito. Un libro assolutamente consigliato come lettura per dei bambini già più consapevoli e che studiano il novecento europeo. Ma caldamente consigliato anche agli adulti che vogliono informarsi e conoscere di più un personaggio storico importante del nostro recente passato.